Un’altra Nogara è possibile


Quando si amministra il bene comune, non è eticamente accettabile intrecciare interessi privati con quelli pubblici, in certi casi è vero e proprio reato punibile dalla legge. Credo che anche la moglie di Cesare non debba essere neppure sfiorata dal pur minimo sospetto, disse lo stesso Giulio Cesare più di 2000 anni fa…

A Nogara non si tratta di sospetti, ma di fatti reali e concreti che vengono portati allo scoperto da esponenti dell’opposizione a questa amministrazione comunale la quale, nello stile degli antenati politici di alcuni suoi rappresentanti, sembra agire nello stile del “chi se mne frega”.

Riteniamo riprovevole che un assessore deliberi di finanziare l’Associazione del fratello, che il Comune paghi ad un consigliere comunale un progetto di edilizia privata, che la manutenzione del patrimonio comunale sia affidata al marito di un assessore, che un consigliere voti il bilancio del Comune che prevede l’erogazione di contributi pubblici ad associazioni e/o aziende gestite da famigliari di consiglieri comunali.

Se questi comportamenti si sommano alla comprovata dimostrazione di inadeguatezza ed impreparazione di questi amministratori ad affrontare i problemi reali del paese (traffico e qualità dell’aria, viabilità, manutenzione di strade e patrimonio, stizzoso rancore e disprezzo per ogni critica, tasse comunali, servizi scolastici sempre a pagamento, ecc.) ne esce l’immagine di un Comune che ha fatto passi…indietro di 50 anni.

Con buona pace degli sforzi dei suoi esponenti per apparire sui media ad inaugurare la qualsiasi, a parlare del nulla con retoriche frasi fatte che non dovrebbero incantare nemmeno i bambini. Da un sindaco/presidente della Provincia che ci costa circa 11.000 € al mese, è lecito aspettarsi un impegno maggiore e più qualificato!


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La verità ti fa male lo so

Caterina Caselli cantava “la verità ti fa male lo so”. È così che si potrebbe rispondere al presidente di Nogara Eventi che, oltre ad occuparsi di risotti, si occupa anche di politica. Si prende la briga di scrivere un post in risposta al nostro post. In sostanza fa opposizione all’opposizione.

Sarebbe opportuno si occupasse degli eventi del paese, visto e considerato che spesso lasciano molto a desiderare. Invece fa politica scrivendo di cose che non conosce e che qualcuno, evidentemente, gli ha spiegato male. Sempre pronto a difendere la “sua” amministrazione.

Se la consigliera Di Biase non avesse presentato la proposta di adesione ad “Avviso Pubblico” la “sua” maggioranza, caro presidente, chissà quando l’avrebbe messa in atto. Abbiamo dato la sveglia ad una maggioranza che dorme della grossa.

Caro presidente se vuole fare politica perché non si candida? Alle prossime elezioni si tolga la giacca di Nogara Eventi e si candidi a sindaco di Nogara. Scenda nell’arena politica e si confronti con chi la politica l’ha sempre fatta in mezzo alla gente mettendoci faccia e cuore.

P. S. Per completezza di informazione alleghiamo qui sotto il post del presidente e gli otto “mi piace” che ha racimolato.

L’amministrazione dorme della grossa

Il 4 luglio scorso la consigliera Di Biase ha presentato, al consiglio comunale di Nogara, una proposta di deliberazione per l’adesione ad “Avviso Pubblico”, associazione di enti locali e liste civiche che si impegnano a promuovere la cultura della legalità contro mafie e corruzione.

Come funziona. La proposta di deliberazione viene portata e discussa in consiglio comunale e tutte le forze presenti approvano o meno tale proposta. La democrazia funziona così: piaccia o non piaccia (alla maggioranza) le regole del gioco sono queste.

Cos’è successo. La lista Pasini decide di non portare la proposta di deliberazione in consiglio ma sceglie di farla propria e, saltando l’iter previsto, la approva in totale autonomia in sede di giunta escludendo di fatto il consiglio comunale.

In conclusione. Piuttosto che dare merito alla consigliera Di Biase, unica opposizione in consiglio comunale, si inventano “trucchi” alla “Mago Oronzo”. Escamotage da bambini che si arrabbiano e dicono che “il pallone è mio e si gioca come dico io”.

L’arroganza degli incompetenti

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La buona notizia è che che se Pasini fa il Presidente della Provincia, tutti/e possono puntare a farlo. Quella cattiva è che l’inconcludente fuffa dei tagli di nastri (pare che giri sempre con un paio di forbici nella tasca interna della giacca), delle comparsate su giornaletti compiacenti e TV locali che respirano a pieni polmoni l’aura governativa, lo espongono a figuracce poco edificanti per il nostro paese.

L’agosto scorso i Consiglieri di minoranza Di Biase, Marconcini, Montemezzi chiedono al sindaco, a norma di legge, di convocare il Consiglio Comunale entro 20 giorni (sempre a norma di legge) per discutere e decidere sulle tariffe dei rifiuti che tanto hanno irritato i cittadini sia per il costo aumentato, sia per l’assenza di informazione.

Il sindaco ha respinto la richiesta, ma la consigliera Di Biase ha fatto ricorso contro la decisione arrogante e irrispettosa dei diritti della minoranza e il Ministero dell’Interno un mese fa ha ordinato al sindaco di convocare il Consiglio Comunale. Il quale si è tenuto il 7 marzo scorso, ma ormai i buoi erano scappati e i cittadini, oltre agli aumenti del 2022, si beccano anche quelli del 2023, senza capire il perché.

La TARI è una tassa, cioè il corrispettivo di un servizio il cui funzionamento è approvato da parte dei Comuni e che ESA-Com gestisce per loro conto. Non informare e non far capire come si determina il prezzo e quindi il perché si pagano quelle cifre, è tutto fuorché trasparenza e democrazia. E per il 2023 sarà la stessa solfa. Ma troppi cittadini s’incazzano solo se qualche volta salta il “Grande Fratello” in TV.