Un’altra Nogara è possibile


Quando si amministra il bene comune, non è eticamente accettabile intrecciare interessi privati con quelli pubblici, in certi casi è vero e proprio reato punibile dalla legge. Credo che anche la moglie di Cesare non debba essere neppure sfiorata dal pur minimo sospetto, disse lo stesso Giulio Cesare più di 2000 anni fa…

A Nogara non si tratta di sospetti, ma di fatti reali e concreti che vengono portati allo scoperto da esponenti dell’opposizione a questa amministrazione comunale la quale, nello stile degli antenati politici di alcuni suoi rappresentanti, sembra agire nello stile del “chi se mne frega”.

Riteniamo riprovevole che un assessore deliberi di finanziare l’Associazione del fratello, che il Comune paghi ad un consigliere comunale un progetto di edilizia privata, che la manutenzione del patrimonio comunale sia affidata al marito di un assessore, che un consigliere voti il bilancio del Comune che prevede l’erogazione di contributi pubblici ad associazioni e/o aziende gestite da famigliari di consiglieri comunali.

Se questi comportamenti si sommano alla comprovata dimostrazione di inadeguatezza ed impreparazione di questi amministratori ad affrontare i problemi reali del paese (traffico e qualità dell’aria, viabilità, manutenzione di strade e patrimonio, stizzoso rancore e disprezzo per ogni critica, tasse comunali, servizi scolastici sempre a pagamento, ecc.) ne esce l’immagine di un Comune che ha fatto passi…indietro di 50 anni.

Con buona pace degli sforzi dei suoi esponenti per apparire sui media ad inaugurare la qualsiasi, a parlare del nulla con retoriche frasi fatte che non dovrebbero incantare nemmeno i bambini. Da un sindaco/presidente della Provincia che ci costa circa 11.000 € al mese, è lecito aspettarsi un impegno maggiore e più qualificato!


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